Daniela Ramina e lo scrivere con il fuoco
"Perché la pirografia?
Deriva dal greco antico “ scrittura con il fuoco” ma le emozioni che provo nella sua applicazione rendono questa definizione assai semplicistica.
Una sottile punta di metallo (circa 2 mm x 4) ,collegata ad un trasformatore, crea fra chi la utilizza e la superficie che gli sta davanti un legame sottile e profondo."
Daniela Ramina è nata a Milano e vi ha abitato fino al 1978 , quando si è trasferita a Rivergaro (Pc), e si è iscritta alla Scuola d’Arte e d’Intaglio del Legno di Grazzano Visconti .
"E’ stato il mio insegnante a “presentarmi” il pirografo ma non mi ha insegnato ad usarlo : ho la sensazione che sia il legno a guidare la mano, ad imporre l’intensità del calore, la rotondità ,
la sequenza dei tratti, per far uscire la figura che trattiene dentro di se’ più viva che mai".
"Difficilmente si è visto qualcuno accarezzare una tela dipinta; per una questione di etica?
Non solo. Spesso, davanti ad un’opera a pirografo su cuoio, sughero o legno, la mano dell’osservatore inevitabilmente la sfiora
E’ un effetto calamita indomabile!
Sembra quasi che l’energia necessaria per creare ciò che si rappresenta venga restituita sotto forma di calore e armonia. "