Nuovi Dialoghi 3

La teoria e la pratica dell'arte hanno diverse sfaccettature, le fonti d'ispirazione variano sempre, l'attualità poi è sempre più intrigante. Incide da un lato la profondità della grande Storia, dall'altro il fascino talora inquieto della modernità e più ancora della post-modernità. Riguardo alla nostra provincia non dimentichiamo il peso e il prestigio della tradizione culturale locale. Essendo, Piacenza, "Primogenita" per eccellenza in importanti vicende sociali e politiche recenti della nostra patria. Ma anche artistiche e in questo senso contributi assai interessanti da tempo pervengono da un motivato gruppo di artisti, non solo piacentini, coordinati da Alberta Franzini. Nella nuova collettiva "NUOVI DIALOGHI 3" espongono infatti le loro ultime opere soprattutto pittori che, lavorando in stretta sinergia, hanno trovato ulteriori ed inediti stimoli. Alla base di questa esperienza spicca allora una concezione della materia – sempre vilipesa e bistrattata dalle Avanguardie Storiche in avanti – segnica e referenziale. Alla lunga anche dinamica e vitalistica, anzi sempre più intesa come forte denominatore comune capace di spunti ed impennate in varie direzioni. Emerge in questa collettiva un piccolo-grande campionario di istanze, un frame-work di per sé già ben strutturato. E che si rivela capace di unificare una propositività che, dal substrato all’apparenza solo operativo, raggiunge agevolmente il piano poetico. Uno story-telling assai originale dunque che, dal piano narrativo e confidenziale, trapassa ineffabile in quello creativo. Sempre depauperato di ovvietà ed auto-evidenza, anche perché deve di continuo confrontarsi con stimoli esterni sempre più selettivi. Diventa, così, un nuovo indirizzo tecnico-progettuale in grado di porsi come alternativa a più radicati sistemi. Fabio Bianchi

Nuovi Dialoghi 3 Il racconto di questi artisti parte dal desiderio di unire il pensiero a un dialogo artistico fatto di riscoperta della creatività, un vocabolario dove la materia incontra e sublima la suggestione e l’emozione, dove ogni forma artistica si sottopone alla visione individuale. Per il terzo anno ricominciamo con il piacere “ coraggioso” di esprimere l’arte attraverso un cammino nuovo senza teoremi o schemi configurati, ne scaturisce un labirinto individuale di espressioni scavate nell’anima di ogni artista. Sentire il bisogno di esprimere con spatole, colori e materia, o attraverso il disegno segnico, significa esplorare il proprio animo usando un nuovo linguaggio espressivo. Dalla mostra "NUOVI DIALOGHI 3" Emerge il rapporto con la natura, il silenzio, l’eternità, quasi un unicum con i segni universali indistruttibili della materia, l’artista attraversa l’immaginario, non solo colore, ma una emozione tattile scultorea, enigmatica. Il figurativo si miscela con il pensiero, traspare si frantuma, si dissolve nel colore graffiato, sovrapposto, dove protagonista in primo piano, la materia in un racconto visivo di emozioni spalmate su tele e tavole, una ricerca di creato di vissuto e di immaginario. Questa mostra è un invito a considerare "L’ARTE COME ARTE" al di là dei generi, dei retaggi interpretativi, che dividono critici e artisti. Capire prima di escludere, l’arte è come una poesia, rileggere i suoi versi fino a intuirne ogni sfumatura, la sensibilità più profonda, la radice del pensiero che traspare nel racconto, cosi è di ogni opera.

IL PITTORE E LA LUCE

La luce taglia acceca il pennello la veste l'accarezza nasconde illumina scivola proietta accompagna il colore cattura lo sguardo brilla penetra l'immagine l'accende. Alberta Franzini

Dedicata a questo gruppo di artisti e alla collaborazione che mi dedicano