“QUANDO IL DISEGNO ILLUSTRA L’ANIMA”
a Rivergaro, via Bonistalli 7
4 - 24 febbraio 2017
ELENA CAVANNA “il segno”
SAMANTHA TORRI “l’illustrazione”
Due artiste accomunate dalla stessa passione interpretano e raccontano su fogli bianchi
Inaugurazione sabato 4 febbraio dalle 17:00 alle 19:00 con vernissage
ORARI
Lunedì 9:30 - 12:30 16.00 - 19.00 21.00 - 23.00
Mercoledì 9:30 - 12:30 16.00 - 19.00
Giovedì 9:30 - 12:30
Venerdì 9:30 - 12:30 16:00 - 19:00
Sabato 9:30 - 12:30
IL 4 febbraio alle ore 17 si inaugura nella Biblioteca di Rivergaro una mostra dedicata al disegno.
Due artiste accomunate della stessa passione la interpretano e raccontano su fogli bianchi.
“QUANDO IL DISEGNO ILLUSTRA L’ANIMA”
ELENA CAVANNA vive a Piacenza e da molto aderisce a mostre collettive e personali, il suo disegno parte dal “segno”, la matita in linee continue segue il pensiero, intrecci morbidi, allungati e inestricabili lasciano spazio alla interpretazione visiva senza enigmi.
La linea si unisce al pastello che la sfiora a volte deciso a volte delicato, delinea la forma, libera, evanescente in uno spazio bianco senza confini, senza ostacoli, libera cattura lo sguardo, conduce nella ricerca emotiva dell’artista trasformando l’immagine in una muta voce.
SAMANTHA TORRI, anche lei Piacentina, nel disegno sente il bisogno di esprimere e ascoltare il proprio animo con un linguaggio espressivo e chiaro. Le sue immagini scorrono e incantano gli sguardi sognanti e carichi di curiosità dei bambini, ne esalta le emozioni illustrando albi per l’infanzia. E il disegno diventa racconto e non solo, osservando le sue opere l’artista ci avvicina al suo rapporto con i segni attraverso uno sguardo verso il silenzio e la natura. Scorre l’emozione e conduce il pensiero in un tempo dilatato dove le immagini si intrecciano, trasportano ricordi in un racconto senza parole.
LINEE Le opere su carta di Elena Cavanna e Samantha Torri: due artiste a confronto tra intimismo e magia.
“Quando il disegno illustra l’anima”: bi-personale alla biblioteca di Rivergaro
Una dialettica fra due artiste? Può rivelarsi un confronto molto interessante,come in “Quando il disegno illustra l’anima”, bi-personale di Elena Cavanna e Samantha Torri, fino al 24 febbraio nella biblioteca comunale di Rivergaro (orari: 9.30-12.30).
Due stili, due personalità: ad organicità ed essenzialità di Cavanna corrisponde lo sviluppo tecnico e figurativo di Torri.
Elena Cavanna nella sinuosità delle sue linee sintetizza l’esterno, riordina il suo reale secondo un criterio ondivago e sfuggente. Perciò tanto più poetico (“Linee …colore … la vita”; “Le foglie della
vita”) e ammiccante (“Felicità”),oltre Kandinskij che cercava la musicalità geometrica della linea.Per Cavanna non ci sono schemi mentali, soltanto sensazioni (“E’… un pensiero verde”; “Suono del pensiero”) che trovano nella gestualità segnica un’immediata
traduzione operativa.Samantha Torri invece sembra dirci che il clima delle favole è forse demodé, forse ritornerà o è già qui. Torri rivisita le favole, ne coglie magia e surrealtà. Ha affinato un linguaggio visivo nuovo, fluido, versatile. Ci sono religiosità della tradizione (“Angelo guardiano del pensiero”), proiezione fantastica (“Sogno da pesci in bicicletta”) nonché dimensione descrittiva, suggestiva però (“Orso in acqua”), forse inquieta (“Alberi”), comunque brillante anticipatrice di mode e tendenze (“Unte di matti”).Dunque troviamo un fantasioso intimismo in Elena Cavanna, una “facies onirica” in Samantha Torri. In entrambe però emerge l’essenza del disegno cioè dell’espressione che, nell’universo mediatico,
potrebbe sembrare obsoleta. O diventare primo baluardo della creatività ultra-digitale.