Elisa Geyer  di origine austriaca, scopre e si innamora della Val Trebbia dove, dopo aver restaurato un vecchio mulino in località Donceto di Travo decide di trasferirsi per dedicarsi completamente all'arte. 

Approfondisce il mondo e il linguaggio dei fiori arricchendo la sua attività sia come pittrice che ceramista.

Figlia d'arte,  ha iniziato giovanissima l'attività pittorica ed ha al suo attivo mostre personali e presenze in diverse collettive e rassegne , con ampio consenso di pubblico.

A Milano segue le linee di Achille Rossi e prosegue la sua formazione seguita dal Maestro Benevento, noto paesaggista.


" I fiori tanto amati, guardati, riguardati, studiati, indagati, mi regalano un brillante entusiasmo, nell'esplorarli nella loro forma che ogni volta cerco di cogliere con nuova moderna intuizione, con vitalità instancabile.

Questo piacere sottile che esce dall'enigmatica forza espressiva del colore, mi trasporta nel mondo profondo delle emozioni, dandomi tanto e tanti stati d'animo diversi: rabbia, sofferenza, armonia, dolcezza e soprattutto gioia, i quali influenzano forme e colori e comunque la coscienza di uno scaltrito stato intellettuale.

da qui nascono le mie opere, frutto di un accordo spontaneo tra occhio e sentimento, tra intuizione diretta e trasfigurazione lirica." Elisa Geyer

"L'artista contemporaneo ha soprattutto il dovere di trasmettere la rivalutazione della sensibilità,

la ricerca di grazia e bellezza ... anche se non è più di moda!!!" Elisa Geyer

affresco Molino di Donceto - particolare
affresco Molino di Donceto - particolare

" Molte strade portano a Dio, io ho scelto quella dell'arte!" Elisa Geyer


Arte come terapia umanistica