Legami
Legami

Silvia Pecora e Massimo Lanza

Non esiste altro luogo dove vorremmo vivere! 

Silvia e Massimo si sono conosciuti 25 anni fa a Milano nella casa editrice Giorgio Mondadori dove lavoravano entrambi. Ma è su queste colline che il loro amore è sbocciato ed è su queste colline che hanno deciso di vivere, lasciandosi alle spalle Milano, il lavoro, il caos. Dopo tanti anni di week-end passati in queste valli come “turisti”, nel 2008 acquistano un rudere, proprio di fronte al centro storico di Bobbio, sopra il fiume e il ponte medievale in località Poggiolo. I lavori di ristrutturazione finiscono nel 2012 e l'anno successivo il grande passo… L'abitazione in sasso con le finestre azzurre diventa, oltre che la casa di Silvia e Massimo, anche  "Casa Vacanza Smarti's House"

 

Fulmini verso il monte Penice
Fulmini verso il monte Penice
Gocce
Gocce

Grazie a questa scelta, hanno potuto sviluppare la

passione per la fotografia a tempo pieno. Massimo ha iniziato a fotografare a 15 anni, dopo aver ricevuto in regalo una vecchia Voigtlander a soffietto; superata la maturità scientifica si iscrive e termina il biennio di fotografia all'Istituto Europeo di Design di Milano e inizia a lavorare come freelance nel campo dello sport e della cronaca. Dopo varie esperienze decide di dedicarsi alla fotografia naturalistica con una predilezione per la macrofotografia. Sta preparando una mostra sulla flora endemica della val Trebbia che verrà ospitata nel castello Malaspina dal Verme l'anno prossimo.

Incontri
Incontri

Silvia, dopo la maturità artistica e una breve collaborazione con la rivista AD (Architectural Digest, Giorgio Mondadori) affianca suo papà, maestro di vita e lavoro, partecipando alla nascita dello studio grafico Sirtori&Silvia che collabora con le più grandi case editrici italiane. Dal 2009 al 2012 lavora in RCS per mensili di turismo, bellezza e prima infanzia (Dove, Insieme, Cipria, Amica). Nella fotografia sviluppa il suo gusto per le linee, le geometrie e i colori con una ricerca volta verso l'aspetto onirico e misterioso della penombra, con una curiosità attenta per i luoghi abbandonati: chiese, case, borghi.